Cercare di creare un concorrente valido per YouTube è sempre stato un'utopia a dir poco, infatti non pochi siti, tra cui DailyMotion, Vimeo e altri, hanno cercato di offrire un loro servizio che possa essere il migliore di quello offerto da Youtube, che come sappiamo in molti non è messo proprio bene, soprattutto se consideriamo che i canali piccoli ed appena arrivati sono molto ma molto svantaggiati e invece chi è big (o per grandi sforzi o per grandi imbrogli del sistema) può continuare ad emergere. Giustamente si vuole andare nell'altra strada, quella che possa avere altri tipi di vantaggi che YouTube non ha. Finalmente il sogno sta diventando realtà grazie agli sforzi del progetto PeerTube.
PeerTube è un progetto open-source (idea nata nel 2015), sviluppato da un certo "Chocobozzz", che lo ha descritto come una piattaforma di streaming video, ma a differenza di YouTube, in questa piattaforma è decentralizzata ed utilizza il protocollo Peer to Peer (P2P), usato ormai da anni nei vari programmi Torrent, che viene usato direttamente nel browser Web con WebTorrent incorporato.
Perchè esiste PeerTube e qual'è il suo scopo? Perchè giustamente non c'è la possibilità di costruire delle alternative libere ed open su YouTube, Dailymotion, Vimeo, etc. con un software centralizzato. Una sola organizzazione potrebbe non avere abbastanza denaro per pagare la larghezza di banda e l'archiviazione video dei propri server (questo è uno dei grandi problemi da non sottovalutare).
Per risolvere questo problema c'è bisogno di una rete decentralizzata di server che seminano video (come Diaspora per esempio). Ma non è sufficiente perché un video potrebbe diventare famoso e sovraccaricare il server. È il motivo per cui è necessario utilizzare un protocollo P2P per limitare il carico del server, in modo che se un video diventa virale, non sovraccarichi il server. Grazie a WebTorrent, è possibile incorporare il protocollo P2P (quindi BitTorrent) all'interno del browser web.
Per risolvere questo problema c'è bisogno di una rete decentralizzata di server che seminano video (come Diaspora per esempio). Ma non è sufficiente perché un video potrebbe diventare famoso e sovraccaricare il server. È il motivo per cui è necessario utilizzare un protocollo P2P per limitare il carico del server, in modo che se un video diventa virale, non sovraccarichi il server. Grazie a WebTorrent, è possibile incorporare il protocollo P2P (quindi BitTorrent) all'interno del browser web.
Essendo open-source, è disponibile direttamente dalla pagina GitHub (il grando paradiso per i programmatori che gli fumano la capocchia), dove chiunque può vedere com'è strutturato l'intero codice, prenderlo, modificarlo e mettere su una propria piattaforma video, magari cercando di migliorare la base e di renderlo più funzionante ed accattivamente graficamente (ovviamente rispettando l'idea di rendere il codice libero, come giusto che sia!).
Con PeerTube chiunque può
montare il proprio server con video e distribuire la larghezza di banda
tra gli utenti, così come quando si semina un torrent.
Per il momento, PeerTube è ancora troppo acerbo ed offre poco per poter essere un valido concorrente a YouTube, ma come ho potuto notare, è piuttosto veloce, scattante e fluido nel caricare le pagine e mandare in esecuzione i video rispetto a YouTube, che ormai sta diventando pian piano un appesantimento non poco (per non dire mondezzaio di codici).
Quindi consiglio a tutti voi di supportare questa piattaforma, con tanto di donazioni e di far conoscere all'esterno della sua esistenza, per cercare di portare avanti questa magnifica piattaforma. Solo così si riuscirà ad affondare il monopolio di YouTube. ;)