Wine è uno dei più celebri (non) emulatori ha aiutato di eseguire principalmente software proviente da Windows (non tutti) in ambienti GNU/Linux o MacOSX (ma facciamo finta che quest'ultimo non sia mai esistito). Con la versione 3.0, la versione predefinita sarà aggiornata da Windows XP a Windows 7 (finalmente direi!), il supporto per Direct3D 11 e udite udite, la compatibilità con Android, il miglioramento grafico di OpenGL e l'imballaggio del driver Android con tutte le librerie software aggiuntive per facilitare l'avvio e l'esecuzione di Wine su dispositivi Android, il tutto fino all'inizio 2018.
In realtà non si tratta di un vero e proprio primato, dato che già lo scorso anno c'era una cosa simile con CrossOver, un software commerciale ma legato strettamente a Wine, al cui codice open source contribuisce. L'unico problema è che per poter far funzionare questa compatibilità con CrossOver, son richiesti chip Intel x86. Quindi, a meno che non si ha un Chromebook, sarà impossibile far girare le app Android su un processore x86, dato che Android gira principalmente su ARM.
Far girare applicazioni Windows (ovvero pensate per uno schermo molto più grande) su uno smartphone, ha poco senso in effetti. Per questo motivo è più che probabile che anche Wine 3.0 segua le orme del “cugino” CrossOver, e che quindi il supporto ai programmi Windows non sia davvero “per tutti” gli Android, lo si capirà meglio nei prossimi mesi.