mercoledì 3 gennaio 2018

Umani e Squali avevano avuto un loro antenato!


Il team di ricercatori dell'Università di Chicago ha messo le mani sull'unico esemplare di Gladbachus adentatus, uno squalo di 385 milioni di anni fa originariamente trovato in Germania. La specie fu descritta per la prima volta nel 2001 e il suo nome ('adentatus') riflette una mascella apparentemente sdentata. Questa recente e molto più raffinata analisi del campione comprendente tre sezioni compresse racchiuse in una lastra di resina mostra che l'antico squalo aveva, infatti, denti.

G. adentatus è anche importantemente utile per i biologi evoluzionisti per una serie di motivi. La sua età lo colloca durante un ampio periodo chiamato Devoniano, che durò dai 416 milioni ai 358 milioni di anni fa. Durante questo periodo, le prime creature a quattro zampe (chiamate tetrapodi) iniziarono a colonizzare la terra, per poi espandersi verso i dinosauri o il nostro primato. Sono creature marine, però, che si trovavano nella ribalta devoniana - un periodo noto anche come "L'età dei pesci". Aveva anche uno scheletro articolato che veniva conservato in resina, in contrasto con altri fossili di squalo di cui non molto altro che i denti e alcune scale possono sopravvivere alla prova del tempo.


I placodermi (i pesci corazzati) subirono una gran diversificazione e divennero i predatori marini dominanti, i famosi ammoniti cominciarono a fare la loro apparizione e, forse la cosa più importante, c'erano ora due nuovi gruppi di pesci che avevano acquisito ossa e denti veri e propri. Questi erano i pesci con le pinne raggiate (antenati della maggior parte dei pesci moderni) e il pesce pinne-lobo (gli antenati di tutti i tetrapodi).

Il team portato avanti da Coates ha scansionato i fossili con una tomografia computerizzata ad alta risoluzione, rivelando i dettagli del processo delle branchie, mascelle, cranio, cartilagine e denti dell'antico squalo.

Si è capito dall'analisi che G. adentatus è una specie di transizione tra gli acantodi (pesce estinto che era un misto tra specie ossee e cartilaginose, che apparve per la prima volta 50 milioni di anni prima, durante il periodo Siluriano) e condroitti (pesce cartilagineo). G. adentatus aiuta a svelare un periodo nuvoloso che è povero nei registri fossili, ma aiuta anche i ricercatori ad arrivare ad una nuova stima di 440 milioni di anni, poiché gli umani e gli squali hanno condiviso un antenato comune ed allo stesso tempo, l'antico squalo complica la storia dell'evoluzione degli squali e dei pesci cartilaginei. I ricercatori scrivono sulla rivista Royal Society B: Scienze biologiche che ci sono prove "che implicano un'evoluzione ripetuta e convergente delle specializzazioni tipo condrinzia".

"Gladbachus offre uno spaccato della precoce diversità condritiana ancora da scoprire. Le intuizioni offerte da Gladbachus e altri primi condrittiici suggeriscono che la disparità morfologica nei primi membri del gruppo totale di Chondrichthian era probabilmente sostanzialmente maggiore di quella osservata nel morfotipo di squalo più o meno stabile che è persistito dal Devonian medio attraverso al presente. Di conseguenza, l'importanza di Gladbach risiede nella sua apparente incongruenza morfologica con la sua posizione filogenetica, che allude a molteplici percorsi che conducono al moderno piano del corpo simile a uno squalo", hanno scritto gli autori nel documento.

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