martedì 15 agosto 2017

WhatsApp, siamo ancora nei guai!


Non solo la stessa applicazione WhatsApp, ma nel peggior dei casi anche tutti i nostri dati sensibili presenti sul nostro smartphone sono stati messi a rischio da alcune applicazioni presenti sul Play Store che riuscivano ad inviare le nostre conversazioni e i nostri dati ad un server centrale per poi essere utilizzati da hacker.

La scoperta è stata fatta da Lookout ed è riuscita ad individuare 4000 applicazioni di cui alcuni pubblicate appunto sullo store di Google. Purtroppo i sistemi di sicurezza del Play Store non sono riusciti ad individuare il codice malevolo di queste app permettendo ad utenti ignari di scaricarle ed installare sul proprio smartphone Android. Le app inciminate sono Soniac, Troy Chat e Hulk Messenger realizzate da iraqwebservice e lo stesso sviluppatore avrebbe inserito al suo interno il malware SonicSpy permettendo l’invio dei dati ad un server centrale come anche le conversazioni di Whatsapp.

Una volta installata una delle seguenti applicazioni la stessa diventa stealth, quindi invisibile ad occhio umano poiché viene nascosta dal launcher, in questo modo l’utente non si accorge di nulla e la stessa può iniziare a trasmettere dati sensibili a terzi sfruttando il traffico dati del proprio smartphone. I dati trasmessi erano tantissimi, dalla rubrica ai messaggi su Whatsapp passando per immagini e password salvate nel proprio browser. SonicSpy è in grado anche di registrare l’audio proveniente dal nostro smarphone e addirittura eseguire telefonate o inviare SMS.

Per verificare di non aver contratto questo virus è indispensabile installare sul proprio device un buon antivirus ed effettuare una scansione. In caso di esito positivo è consigliabile effettuare una pulizia del proprio smartphone (in poche parole "dovete formattare"). Per evitare di essere spiati è molto importante è bene stare attenti a cosa si sta scaricando al di fuori del Play Store e controllare sempre l’affidabilità di quelle presenti appunto su quest’ultimo.
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