giovedì 21 febbraio 2019

Blaze, clone di Sonic per Amiga!



- Questo è una riproposizione riveduta di questo articolo scritto originariamente nel 29 Ago. 2017 -

Una delle cose che Commodore non poteva riuscire a permettersi, al contrario di Nintendo e SEGA, era una mascotte vera e propria, che potesse fare da portabandiera e dare il motivo maggiore di comprare un Amiga.

Ci furono Turrican, Zool e Oscar, ma niente da fare, nonostante questi giochi erano ben fatti graficamente ed avevano un ottimo gameplay, non suscitò maggior interesse, cosa che invece Nintendo e SEGA avevano fatto scuola. Neanche le conversioni quasi perfette come GoldenAxe o Ghost’n’Goblins funzionarono, quindi Commodore si trovava davvero nella brutta situazione, quasi nel fallimento, a causa dei suoi troppi errori di marketing, ma che non voglio approfondire perchè la storia è troppo lunga e complessa da spiegare.

Nel 1993, qualcuno volle cimentarsi e provare a realizzare un clone quasi perfetto del riccio blu più veloce di tutti i tempi, dando alla luce una demo giocabile di nome Blaze (no, non confondetevi con la gatta di color lavanda, non si parla di lei).

A ben vedere, il gameplay, lo scenario, lo stile grafico, il personaggio giocabile, i nemici, eccettera, richiamano in modo troppo spudorato a Sonic the Hedgehog, facendolo sembrare infatti un clone vero e proprio, esattamente come era già successo con Giana Sisters che richiamava fin troppo a Super Mario Brothers, ma quella è un'altra storia.

Non c'è tanto da dire sul gioco in sè, essendo una demo (anche per il fatto che non fu mai rilasciato su Amiga) non offre poi così tanto materiale da discutterci (oltre il fatto che non ci sia nessuna musica di sottofondo e nemmeno gli effetti sonori), quindi invece che sprecarmi con le parole consiglio la visione del video, le immagini valgono più di mille parole.

Quel che può differenziare da Sonic sono tre: Primo, se veniamo colpiti ci verrà calata la barra della vita, mentre in Sonic se veniamo colpiti ci piovono via gli anelli (dipende quanti ne abbiamo collezionato) e che grazie ad essi ci faranno da protezione, che quindi sostituiscono la classica barra della vita (per non rendere il gioco troppo frustrante, soprattutto quando andiamo molto veloci) oltre ad essere degli equivalenti delle monete di Super Mario. Su Blaze invece non succede, i gioielli (Jewels) alla fine sono utili quanto le monete di Super Mario.

Secondo, visto che non è presente lo Spin Dash, è presente invece il Super Peel-Out, il cui consiste nell'accellerare da fermi per poi partire a razzo. E' più veloce dello Spin Dash ma a differenza di quest'ultima non garantisce alcuna protezione, rischiando così di essere poco utile per i principianti. Codesta mossa fu introdotta per la prima volta in Sonic CD ma che nei capitoli successivi la sua mancanza si fa sentire non poco. A pensarci bene, Sonic CD uscì nel 1993, lo stesso anno di Blaze.

Terzo, il personaggio giocabile, Blaze, ricorda fin troppo Ray the Flying Squirrel, personaggio che è apparso per la prima volta su SegaSonic the Hedgehog ma che fece il suo gran ritorno su Sonic Mania Plus.

Se questo gioco avesse avuto un Good Future (cit. Sonic CD), di sicuro avrebbe continuato a co-esistere insieme alla mascotte di SEGA, anche se prima o poi dovrà farsi un'identità propria, come è successo con Giana Sisters. Per chi volesse provarlo, purtroppo il file in download non c'è, però esiste il suo codice sorgente, che a detta dello sviluppatore è scritto piuttosto male per via che era un programmatore con poca conoscenza nella programmazione. Il gioco è stato scritto con il 68k in Assembly, lo stesso usato su Mega Drive. Vi lascio le fonti se volete approfondire al riguardo.

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