venerdì 28 luglio 2017

Personalizzare GRUB!

Prima di partire con questo tutorial, è bene ben informare per i neofiti cosa sia GRUB e come funziona:


Vedete questa immagine? Bene, questo è GRUB (clicca su GRUB per saperne di più al riguardo), ossia non è altro che un boot loader, dove può differenziare di grafica da distribuzione a distribuzione, ma la base rimane comunque la stessa e viene inserito automaticamente durante l'installazione di alcune distribuzioni Linux. Viene spesso usato come gestore di avvio per ambienti dual-boot e poly-boot, come ad esempio Ubuntu affiancato a Windows per il dual-boot o Ubuntu, Hackintosh e Windows come tri-boot.
Esso è anche molto universale e che può funzionare su tutte le architetture PC, da quelle datate fino a quelle nuove, è semplice da usare, perché configurabile in maniera automatica o modificando un unico file di configurazione.
Primo fra tutti, l'installatore grub-install, che appunto individua i vari kernel e altri sistemi presenti nella directory radice e negli altri dispositivi di memorizzazione di massa per e genera automaticamente la configurazione.

Bene, dopo questa premessa iniziale e come avevate già capito, GRUB può essere tranquillamente modificabile e personalizzabile, ma in questo tutorial vi aiuterete semplicemente tramite interfaccia grafica, dato che farlo su Terminale risolta complesso (specialmente per i neofiti), quindi iniziamo:

INSTALLAZIONE

Quel che vi servirà è una qualsiasi distribuzione Linux (io userò Zorin OS).
Fatto? Premendo la seguenza dei tasti CTRL+Alt+T, vi apparirà il Terminale (se non ci riuscite, cercatelo nel menu delle applicazioni). Poi andremo ad installare GRUB Customizer (come dice al nome permette di personalizzare GRUB con l'interfaccia grafica), in cui bisognerà scrivere i comandi uno da uno premendo invio (userò sudo perchè mi trovo in un ambiente Ubuntu-based, ma per altri ambienti potrà essere diverso il comando, quindi fate una ricerca su Internet):

sudo add-apt-repository ppa:danielrichter2007/grub-customizer
sudo apt-get update
sudo apt-get install grub-customizer

Dopo aver installato GRUB Customizer, lo potrete eseguire da Terminale scrivendo:

sudo grub-customizer

Oppure cercatelo nel menu delle applicazioni oppure nelle impostazioni.

PERSONALIZZAZIONE
All’avvio di GRUB Customizer ,ci verrà presentata un’interfaccia che suddivide le principali funzionalità in tre schede:

ELENCO DELLA CONFIGURAZIONE

Qui si ha la possibilità di modificare la lista dei sistemi operativi visualizzati nel menu di GRUB. Tramite due appositi pulsanti sulla barra principale, possiamo innanzitutto cambiare l’ordine degli elementi di questa lista, ma anche creare sottomenu, rinominare gli elementi o rimuoverli. Quando abbiamo completato, possiamo salvare la configuazione cliccando su Salva.

GRUB Customizer ci permette anche di modificare ogni singola voce del menu, cliccando sul tasto di modifica della barra principale. Possiamo anche decidere di crearne una nuova (anche se non lo consiglio per chi non ne ha di dimestichezza). Dopo aver cliccato sul tasto di modifica (quello a forma di matita), sarà infatti necessario selezionare il tipo di sistema operativo, ed inserire (o modificare) manualmente il sorgente relativo ad ogni entry (che per chi non sa dove mettere le mani, consiglio di non toccare o modificare nulla scritto nel codice).

Per esempio, può capitare che dopo l'installazione di una distribuzione Linux, i nomi vengono rinominati automaticamente, quindi mi è stato molto utile modificare i nomi dei boot di avvio (come potete vedere nella seguente immagine).

IMPOSTAZIONI GENERALI

Qui abbiamo la possibilità di modificare alcuni parametri generali, che non riguardano le singole voci del menu, ma l’intero comportamento di GRUB. Innanzitutto, possiamo modificare la voce di default, in cui di solito di default il boot di avvio più in alto nella scala è colui che verrà eseguito per primo nell'avvio di GRUB. Possiamo decidere se mostrare o meno il menu di GRUB all’avvio (nasconderlo solo se è presente un solo boot di avvio), ed eventualmente impostare il numero di secondi di inattività dopo il quale GRUB selezionerà automaticamente la voce di default. Abbiamo anche la possibilità di decidere se GRUB debba cercare o meno altri sistemi operativi in modo automatico. Disabilitare quest’ultima opzione può essere utile se vogliamo forzare la rimozione di una entry dal menu, evitando che alla prossima ricerca essa venga nuovamente visualizzata sul menu di GRUB.

IMPOSTAZIONI DELL'ASPETTO

Qui abbiamo la possibiltà di modificare l’aspetto del menu di GRUB, dove possiamo cambiare la risoluzione, che è impostata di default a 640×480: molto sotto gli standard correnti, ma comunque più che sufficiente per un menu di boot (nella maggior parte dei casi). Possiamo anche agire sul colore di sfondo e su quello dei font, nonchè sulla dimensione dei caratteri (occhio che non sia troppo grande però!). Molto più interessante è, però, la possibilità di selezionare un’immagine di sfondo, che verrà visualizzata in fase di avvio, e che ci consente di rendere il menu di GRUB molto più accattivante e “personale”. Su Internet potete trovare degli esempi di GRUB personalizzate, magari facendo una ricerca su Google Immagini scrivendo Custom GRUB.

Per confermare tutto il cambiamento che avevate effettuato, cliccare su Salva, poi chiudere la finestra, riavviare il proprio sistema e con successo avrete il vostro GRUB personalizzato.

Spero che questo tutorial vi sia stato utile. :)



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