Dopo il
grande successo del tanto amato ed onesto economicamente Zenfone 2,
la casa taiwanese decide di far uscire il suo successore in grado di
soddisfare i suoi clienti. Si tratta dello Zenfone 3 e devo dire che
dopo aver letto moltissimo in giro e soprattutto dopo averlo provato,
sono rimasto parecchio soddisfatto e penso che ASUS sia riuscita a
fare un grande passo. Esattamente come il suo predecessore, sono
disponibili delle varianti, in base al numero di RAM presente, numero
di memoria interna, etc. Quello che prenderò in esame è il modello
ZE552KL, facilmente distinguibile dagli altri modelli perchè in
Italia è brandizzato da TIM.
Unboxing
Già dalla
prima occhiata si può notare come ASUS abbia voluto rendere questo
Smartphone più raffinato ed elegante rispetto al suo predecessore,
con tanto di logo dorato e l'intera scatola è molto accattivante.
Alla sua
apertura, si può subito notare la ciliegina sulla torta, lo
Smartphone in carne ed ossa, protetto per fortuna (essendo in vetro)
in tutte le sue parti da una plastica facilmente estraibile e davanti
a noi si poteva notare la scritta TIM, con tanto di logo accanto.
Nella
confezione sono presenti anche delle cuffiete bianche con già le
loro gommine, che non le userò (come il predecessore), essendo
fastidiose per le mie orecchie (le detesto le cuffiete), in più come
nel predecessore abbiamo anche quattro gommine di ricambio.
Andando
avanti, si può anche notare una cosa nuova, ossia una specie di
libretto di carta-plastica su cui noteremo un pezzo di metallo
(marchiato ASUS ovviamente). Nonostante fosse stato abbastanza
difficile estrarlo, dato che le mie unghie non erano lunghe, dopo
qualche tentativo sono riuscito a capire cosa diamine fosse. Era
proprio una chiave particolare che serviva per aprire il coperchio
per la SIM.
Proseguendo
con l'apertura di questo libretto, si possono notare tre cose: tre
sticker identici dove sono specificate qualche informazione del
modello e più, un Manuale utente (abbastanza inutile per chi è già
specializzato in quel campo) ed infine un Modulo informativo della
garanzia con tanto di quarto sticker già applicato.
Questo è
tutto!
Design
e Display
Che cosa si
potrebbe dire? Beh... il design di questo smartphone è molto
differente dal suo predecessore. Se lo Zenfone 2 aveva molti
materiali plastici ma allo stesso tempo era robusto e facilmente
impugnabile, qui invece ASUS ha voluto renderlo più sensibile ma
allo stesso tempo più elegante. Infatti abbiamo molte parti che sono
in vetro (sia davanti che nel retro) e con delle parti metalliche nei
bordi del dispositivo.
L'
impugnatura rispetto al suo predecessore non da più il senso di
sicurezza, ossia risulta abbastanza scivoloso, quindi occhio!
Una cosa che
mi sono scordato di dire è che come Zenfone 2, anch'esso è un 5.5
pollici ed è l'unico, visto che il modello base ha solo 5.2 pollici.
Per quanto
riguarda il display, ha uno schermo di ottima qualità e sono
presenti moltissimi colori a qualsiasi livello di luminosità, lì
vedrete il bello di tutto lo schermo.
Funzionalità
Alla sua
prima accensione, si può subito notare che per fortuna ASUS è
riuscita a migliorarne la velocità. Infatti rispetto al suo
predecessore, ha impiegato qualche tempo in meno per riuscire a
raggiungere il sistema operativo, non prima di notare nel Bootloader
il marchio TIM che ci accoglie sempre. La configurazione iniziale è
identica a quella di Zenfone 2 ed anche qui risulta semplice. Dopo
aver configurato tutto quanto, è giunto il momento di passare subito
al pezzo forte di tutto il telefono: la sua fluidità. Certo, anche
lo Zenfone 2 era fluido, ma questo lo è ancora di più.
Tutti i tasti
funzionano molto bene e sono molto reattivi, l'accensione dello
schermo e lo spegnimento è molto rapido .
Hardware
e Software
Se lo Zenfone
2 era l'unico smartphone con processore Intel, ASUS ha capito che un
processore del genere non era adatto ad uno smartphone a pieno
utilizzo, quindi ha scelto di sostituirlo con uno Snapdragon 625,
che se unito con i suoi 4 GB di RAM e con i suoi Octa-Core, lo
colloca in una fascia di gamma Medio-Alta, facendolo risultare
potente. In tutta la giornata fa il suo sporco lavoro (in senso
positivo) tenendo testa a molte app attive (anche quelle pesanti) e
tende a non riscaldarsi troppo. Per quanto riguarda l'interfaccia
di avvio, ho scelto Nova Launcher già all'inizio della
configurazione, non so se era già integrato oppure no però non
importa. Non ho scelto quello di ASUS visto che non mi piaceva e io
non sono il re delle personalizzazioni, preferisco di più un
interfaccia leggera e veloce, ma ciò non vi toglie di voler
scegliere quello di ASUS, anche quello è ben ottimizzato, sono
gusti. Al suo interno abbiamo Android 6.0.1 (Marshmallow), chea offre
molte funzionalità rispetto ad Android 5.0 dello Zenfone 2. L'unico
lato negativo del software è che ASUS ha questa mania di mettere
troppe app preinstallate nel sistema di dubbia utilità.
Fotocamera
La fotocamera
principale dello ZenFone 2 conta su 13 MegaPixel ed un'apertura di
f/2.0. L'obiettivo è veloce e l'app della fotocamera funziona bene
risultando piacevole all'uso come quella di LG G3 o Samsung Galaxy
S5. Il suo successore monta un obiettivo di 16 MegaPixel con
un'apertira di f/2.0, autofocus laser, flash dual LED e possiblità
di registrare video in UHD (con il Full HD è invece possibile
registrare 60 fotogrammi al secondo).
E la qualità?
Convincente. Gli scatti sono buoni ed i colori risultano naturali e
caldi. Il contrasto anche non è male. La velocità di focus è
rapida ed il lavoro dello stabilizzatore ottico si percepisce. In
condizioni di scarsa luminosità lo ZenFone 3 lavora bene, quasi
meglio dell'Honor 8, per esempio. Impostando la modalità manuale il
sensore diventa più sensibile alla luce lavorando meglio.
Una buona
feature dello ZenFone 3 è la modalità "Risoluzione super"
con la quale è possibile avere una foto di 65MP combinando insieme
quattro immagini, ed è ottima come modalità.
Stesso anche
per i video, grazie allo stabilizzatore elettronico che lavora
perfettamente.
Batteria
Anche qui
ASUS è riuscita a fare un passo avanti. Come nel suo predecessore,
monta una batteria da 3000 mAh, ma se contiamo che lo Zenfone 2 usava
troppa batteria per via del processore troppo potente, con lo
Snapdragon riesce a tenerla in piedi per molto tempo, senza che si
riscaldi troppo. Monta anche la tecnologia Quick Charge, che dovrebbe
permettere di ricaricare almeno il 60% di batteria in soli 39 minuti
e per ricaricarlo completamente ci ha impiegato almeno 90 minuti, una
durata davvero onesta direi.
Per quanto
riguarda l'utilizzo, se si trova sotto-stress, la batteria può
durare fino ad un giorno e mezzo (rispetto agli altri telefoni di
quella fascia), mentre con un uso moderato arriverà ad almeno due
giorni. Anche con i giochi riesce a tenere testa la batteria, per
esempio, con Asphalt 8 la sua autonomia è scesa del 15% (meno
rispetto alle rivali di quella fascia).
Conclusioni
Se ASUS è
riuscita a sorprendermi molto con Zenfone 2, si può dire che con
Zenfone 3, il brand taiwanese è riuscito ad incrementare il livello
dello smartphone raggiungendo l'obiettivo che si era preposto. Il
telefono offre una serie di vantaggi: design premium, buone foto,
schermo niente male ed un'autonomia eccellente.
L'unico
problema è che non è abbastanza economico per quel che offre e se
confrontato con una delle sue rivali (OnePlus 3T per esempio) questo
lo porterebbe ad abbassare il rapporto di qualità/prezzo rispetto al
suo predecessore, per via anche dei materiali usati da ASUS stessa.
Si potrebbe risolvere con un abbassamento di prezzo.
Concludo
dicendo che lo Zenfone 3 seppur non raggiunge il livello di un top di
gamma, rimane pur sempre un ottimo telefono e che sono sicuro possa
soddisfare per le ottime caratteristiche che offre.
PRO
* Costruzione
di alta qualità;
* Possiede un
sensore di impronte digitali;
* Il pannello
FULL HD molto luminoso;
* Possiede la
porta USB Type-C;
* Ampia
autonomia della batteria;
* La
fotocamera è apprezzabile;
* Presente
della tecnologia Quick Charge 3.0.
CONTRO
* Il
dispositivo risulta abbastanza fragile e si potrebbe ottenere
difficoltà nell'impugnatura (risolvibile con una cover resistente a
parte);
* Per
ottenere i permessi di Root bisogna per forza sbloccare il
Bootloader, perdendo così la garanzia;
* Molti
applicazioni preinstallate nel sistema (o bloatware) non utili;
* Il prezzo è
un pò altino;
* I tasti non
sono retroilluminabili (bypassabile per me);
Voto
finale: 8.8/10
Questo articolo è stato scritto nel 23 Febbraio 2017 ma la pubblicazione vera e propria è del 22 Luglio 2017.