sabato 22 luglio 2017

ASUS Zenfone 3 (ZE552KL) - Recensione



Dopo il grande successo del tanto amato ed onesto economicamente Zenfone 2, la casa taiwanese decide di far uscire il suo successore in grado di soddisfare i suoi clienti. Si tratta dello Zenfone 3 e devo dire che dopo aver letto moltissimo in giro e soprattutto dopo averlo provato, sono rimasto parecchio soddisfatto e penso che ASUS sia riuscita a fare un grande passo. Esattamente come il suo predecessore, sono disponibili delle varianti, in base al numero di RAM presente, numero di memoria interna, etc. Quello che prenderò in esame è il modello ZE552KL, facilmente distinguibile dagli altri modelli perchè in Italia è brandizzato da TIM.

Unboxing
Già dalla prima occhiata si può notare come ASUS abbia voluto rendere questo Smartphone più raffinato ed elegante rispetto al suo predecessore, con tanto di logo dorato e l'intera scatola è molto accattivante.
Alla sua apertura, si può subito notare la ciliegina sulla torta, lo Smartphone in carne ed ossa, protetto per fortuna (essendo in vetro) in tutte le sue parti da una plastica facilmente estraibile e davanti a noi si poteva notare la scritta TIM, con tanto di logo accanto.
Nella confezione sono presenti anche delle cuffiete bianche con già le loro gommine, che non le userò (come il predecessore), essendo fastidiose per le mie orecchie (le detesto le cuffiete), in più come nel predecessore abbiamo anche quattro gommine di ricambio.
Andando avanti, si può anche notare una cosa nuova, ossia una specie di libretto di carta-plastica su cui noteremo un pezzo di metallo (marchiato ASUS ovviamente). Nonostante fosse stato abbastanza difficile estrarlo, dato che le mie unghie non erano lunghe, dopo qualche tentativo sono riuscito a capire cosa diamine fosse. Era proprio una chiave particolare che serviva per aprire il coperchio per la SIM.
Proseguendo con l'apertura di questo libretto, si possono notare tre cose: tre sticker identici dove sono specificate qualche informazione del modello e più, un Manuale utente (abbastanza inutile per chi è già specializzato in quel campo) ed infine un Modulo informativo della garanzia con tanto di quarto sticker già applicato.
Questo è tutto!

Design e Display
Che cosa si potrebbe dire? Beh... il design di questo smartphone è molto differente dal suo predecessore. Se lo Zenfone 2 aveva molti materiali plastici ma allo stesso tempo era robusto e facilmente impugnabile, qui invece ASUS ha voluto renderlo più sensibile ma allo stesso tempo più elegante. Infatti abbiamo molte parti che sono in vetro (sia davanti che nel retro) e con delle parti metalliche nei bordi del dispositivo.
L' impugnatura rispetto al suo predecessore non da più il senso di sicurezza, ossia risulta abbastanza scivoloso, quindi occhio!
Una cosa che mi sono scordato di dire è che come Zenfone 2, anch'esso è un 5.5 pollici ed è l'unico, visto che il modello base ha solo 5.2 pollici.
Per quanto riguarda il display, ha uno schermo di ottima qualità e sono presenti moltissimi colori a qualsiasi livello di luminosità, lì vedrete il bello di tutto lo schermo.

Funzionalità
Alla sua prima accensione, si può subito notare che per fortuna ASUS è riuscita a migliorarne la velocità. Infatti rispetto al suo predecessore, ha impiegato qualche tempo in meno per riuscire a raggiungere il sistema operativo, non prima di notare nel Bootloader il marchio TIM che ci accoglie sempre. La configurazione iniziale è identica a quella di Zenfone 2 ed anche qui risulta semplice. Dopo aver configurato tutto quanto, è giunto il momento di passare subito al pezzo forte di tutto il telefono: la sua fluidità. Certo, anche lo Zenfone 2 era fluido, ma questo lo è ancora di più.
Tutti i tasti funzionano molto bene e sono molto reattivi, l'accensione dello schermo e lo spegnimento è molto rapido .

Hardware e Software
Se lo Zenfone 2 era l'unico smartphone con processore Intel, ASUS ha capito che un processore del genere non era adatto ad uno smartphone a pieno utilizzo, quindi ha scelto di sostituirlo con uno Snapdragon 625, che se unito con i suoi 4 GB di RAM e con i suoi Octa-Core, lo colloca in una fascia di gamma Medio-Alta, facendolo risultare potente. In tutta la giornata fa il suo sporco lavoro (in senso positivo) tenendo testa a molte app attive (anche quelle pesanti) e tende a non riscaldarsi troppo. Per quanto riguarda l'interfaccia di avvio, ho scelto Nova Launcher già all'inizio della configurazione, non so se era già integrato oppure no però non importa. Non ho scelto quello di ASUS visto che non mi piaceva e io non sono il re delle personalizzazioni, preferisco di più un interfaccia leggera e veloce, ma ciò non vi toglie di voler scegliere quello di ASUS, anche quello è ben ottimizzato, sono gusti. Al suo interno abbiamo Android 6.0.1 (Marshmallow), chea offre molte funzionalità rispetto ad Android 5.0 dello Zenfone 2. L'unico lato negativo del software è che ASUS ha questa mania di mettere troppe app preinstallate nel sistema di dubbia utilità.

Fotocamera
La fotocamera principale dello ZenFone 2 conta su 13 MegaPixel ed un'apertura di f/2.0. L'obiettivo è veloce e l'app della fotocamera funziona bene risultando piacevole all'uso come quella di LG G3 o Samsung Galaxy S5. Il suo successore monta un obiettivo di 16 MegaPixel con un'apertira di f/2.0, autofocus laser, flash dual LED e possiblità di registrare video in UHD (con il Full HD è invece possibile registrare 60 fotogrammi al secondo).
E la qualità? Convincente. Gli scatti sono buoni ed i colori risultano naturali e caldi. Il contrasto anche non è male. La velocità di focus è rapida ed il lavoro dello stabilizzatore ottico si percepisce. In condizioni di scarsa luminosità lo ZenFone 3 lavora bene, quasi meglio dell'Honor 8, per esempio. Impostando la modalità manuale il sensore diventa più sensibile alla luce lavorando meglio.
Una buona feature dello ZenFone 3 è la modalità "Risoluzione super" con la quale è possibile avere una foto di 65MP combinando insieme quattro immagini, ed è ottima come modalità.
Stesso anche per i video, grazie allo stabilizzatore elettronico che lavora perfettamente.

Batteria
Anche qui ASUS è riuscita a fare un passo avanti. Come nel suo predecessore, monta una batteria da 3000 mAh, ma se contiamo che lo Zenfone 2 usava troppa batteria per via del processore troppo potente, con lo Snapdragon riesce a tenerla in piedi per molto tempo, senza che si riscaldi troppo. Monta anche la tecnologia Quick Charge, che dovrebbe permettere di ricaricare almeno il 60% di batteria in soli 39 minuti e per ricaricarlo completamente ci ha impiegato almeno 90 minuti, una durata davvero onesta direi.
Per quanto riguarda l'utilizzo, se si trova sotto-stress, la batteria può durare fino ad un giorno e mezzo (rispetto agli altri telefoni di quella fascia), mentre con un uso moderato arriverà ad almeno due giorni. Anche con i giochi riesce a tenere testa la batteria, per esempio, con Asphalt 8 la sua autonomia è scesa del 15% (meno rispetto alle rivali di quella fascia).

Conclusioni
Se ASUS è riuscita a sorprendermi molto con Zenfone 2, si può dire che con Zenfone 3, il brand taiwanese è riuscito ad incrementare il livello dello smartphone raggiungendo l'obiettivo che si era preposto. Il telefono offre una serie di vantaggi: design premium, buone foto, schermo niente male ed un'autonomia eccellente.
L'unico problema è che non è abbastanza economico per quel che offre e se confrontato con una delle sue rivali (OnePlus 3T per esempio) questo lo porterebbe ad abbassare il rapporto di qualità/prezzo rispetto al suo predecessore, per via anche dei materiali usati da ASUS stessa. Si potrebbe risolvere con un abbassamento di prezzo.
Concludo dicendo che lo Zenfone 3 seppur non raggiunge il livello di un top di gamma, rimane pur sempre un ottimo telefono e che sono sicuro possa soddisfare per le ottime caratteristiche che offre.



PRO
* Costruzione di alta qualità;
* Possiede un sensore di impronte digitali;
* Il pannello FULL HD molto luminoso;
* Possiede la porta USB Type-C;
* Ampia autonomia della batteria;
* La fotocamera è apprezzabile;
* Presente della tecnologia Quick Charge 3.0.

CONTRO
* Il dispositivo risulta abbastanza fragile e si potrebbe ottenere difficoltà nell'impugnatura (risolvibile con una cover resistente a parte);
* Per ottenere i permessi di Root bisogna per forza sbloccare il Bootloader, perdendo così la garanzia;
* Molti applicazioni preinstallate nel sistema (o bloatware) non utili;
* Il prezzo è un pò altino;
* I tasti non sono retroilluminabili (bypassabile per me);

Voto finale: 8.8/10



Questo articolo è stato scritto nel 23 Febbraio 2017 ma la pubblicazione vera e propria è del 22 Luglio 2017.
Disqus Comments