lunedì 23 luglio 2018

Uno scrittore di Forbes migra da Windows a Ubuntu!

 
- Prologo -

Prima di partire con la notizia, vi spiego in breve cos'è Forbes. Si tratta di una rivista statunitense (sede a New York) di economia e finanza, fondata nel 1917 da Bertie Charles Forbes. Inizialmente era una rivista cartacea e negli ultimi anni nacque anche la versione web e una radiofonica. Il sitoweb della rivista, fondato da David Churbuck, si caratterizza per l'approfondimento dei fatti di attualità economica. Il sito divenne famoso quando scoprì le frodi giornalistiche di Stephen Glass della rivista The New Republic. Questo scoop contribui a dare credibilità al giornalismo su internet. Venne conosciuta anche per la stesura annuale della classifica degli uomini più ricchi del mondo. Dal 24 Ott 2017, esiste anche l'edizione italiana, edita da Blue Financial Communication e diretta da Alessandro Rossi.

Bene, un certo Jason Evangelho, uno dei tanti scrittori di Forbes, nel 19 Luglio, decise di voler raccontare una sua esperienza dal passaggio da Windows ad Ubuntu. Vi racconterò un suo fatto descrivendolo con le mie parole, ma vi lascierò il suo articolo originale se volete leggerlo. Ho cercato di tradurre e spiegare meglio di quel che voleva dire, cercando di non schazzare di quel che ho scritto.

- Inizio -

Come racconta Jason, qualche settimana fa, mentre stava trasferendo dei di file da 350 GB, senza qualche motivazione, Windows 10 si riavviò e successivamente venne accolto dalla famossissima schermata blu della morte. Decise di voler cambiare strada e di affidarsi ad un nuovo sistema operativo dopo ben due decenni di affidamento ma che non venne ripagato molto bene, soprattutto negli ultimi anni.

In realtà già da tanto tempo voleva passare a GNU/Linux, infatti nei primi anni 2000, provò varie distribuzioni, come SUSE, RedHat e Debian e ne rimase affascinato dai loro vantaggi che potevano riuscire ad offrire già nella loro epoca, così prese il suo tempo nell'imparare a saperlì usare, come i comandi di base sul Terminale e cercando soluzioni su Google per la compatibilità dei driver, non solo per quello ma anche per far riuscire a farlo funzionare decentemente.

Purtroppo non ha specificato le date precise di quando ha provato una di quelle distribuzioni e di quando è passato tra una distribuzione ed un'altra e non ha specificato nemmeno quale PC aveva all'epoca, quindi facciamo che saltiamo di molti anni ed arriviamo in quel momento in cui aveva tra le sue mani un Dell XPS 13, un grande PC professionale che era più o meno potente quanto un Macbook, se non di più. Al suo risveglio, scoprì che nonostante il suo tempo perso nel cercare di far funzionare il driver Wi-Fi, smisse di funzionare e non riusciva a scoprire nessuna rete, nemmeno a far rifunzionare il driver. Così decise di voler ritornare a Windows, ma venne interrotto da una miriadi di aggiornamenti e riavvii (chissà per quanto tempo non lo aveva aggiornato e soprattutto quanto durarono questi aggiornamenti). Poi recentemente qualcosa lo sconvolse (non specificando quale) e desiderava un sistema operativo leggero, privo di distrazioni e privo di rigonfiamento. Spiegando meglio, che non possa rompergli le scatole con le varie configurazioni.

- Linux Mint, il delirio -

Controllando nel sito Distrowatch.com, scoprì che in cima alla classifica delle varie distro più "scaricate", il primo posto lo domina Linux Mint, quindi lo scaricò, lo mise nella chiavetta USB da 8 GB e prima di installarlo, diede un'occhiata nella versione Live per capire se Mint potesse funzionare sul suo XPS 13. Il tutto sembrava funzionare e Jason ne rimase affascinato di Mint, perciò decise di volerlo installare. Il problema è che non riuscì ad installarlo del tutto, l'unità interna (SSD) non riuscì a trovare Mint nella schermata della selezione di uno dei sistemi operativi da eseguire. Cercò di ritentare più volte, ma la sua impazienza lo portò a passare ad Ubuntu.

- Ed arriviamo ad Ubuntu -

Anche lì, Jason provò lla verisone Live e dopodichè installò Ubuntu 18.04 e questa volta, il tutto venne installato senza dare errori. Quel che lo sorprese non era solo il fatto che la velocità di installazione impiegò ben 4 minuti dall'inizio alla fine (che non sono tanti) ma il fatto che dopo l'installazione, non era stato necessario di aggiungere i driver aggiuntivi per la compatibilità e Ubuntu ha riconosciuto tutto al volo: toiuchpad, webcam, Wi-Fi adapter, etc.

Giustamente dopo l'installazione, che altro serve? I programmi appunto e Jason cominciò a spulciare in Ubuntu Software center e ne rimase ancora soddisfatto, sia per la comodità e sia per il tempo impiegato: bastano pochi click per installare tutti i programmi necessari, senza l'uso del terminale o navigare sul web e ne rimase soddisfatto anche per la quantità di software presenti, come Discord, Spotify, Skype, VLC, Telegram, OBS, Slack, GIMP, Audacity, tutti a portata di mano.

- Due settimane dopo con Ubuntu... -

Dopo le sue impressioni a caldo e di aver impiegato il suo tempo nel conoscere al meglio Ubuntu, fu molto felice nell'aver trovato finalmente una distribuzione Linux che facesse al caso suo. Pensò inizialmente di trovare qualche ostacolo insormontabile e di fare affidamento sul dual-boot con Windows e Ubuntu, ma così non è stato. Passò talmente tanto tempo su Ubuntu che scoprì altre cose interessanti e utili, i tool come cpufreq, che gli ha consentito di limitarne l'uso di alcuni core della CPU e la velocità di throttle clock, aumentando così molta autonomia della batteria, così che il suo XPS 13 (ricordo che è un laptop) non vada giù al più presto nelle sue attività lavorative.

XPS 13 con Ubuntu è ben adatto e riesce ad essere così veloce e stabile di quanto Windows 10 non lo fosse. Altri vantaggi che ha notato sono la facilità di backuppare tutto, l'interfaccia risultò intuitiva, personalizzare il desktop richiedeva pochi clic e potè sfruttare diversi spazi di lavoro, passando tra un desktop ed un altro ed infine grazie a WINE, potè riuscire ad eseguire i programmi compatibili solo per Windows su Linux.

- Conclusione -

La conclusione penso sia piuttosto ovvia e scontata, si è trovato talmente bene che continuerà ad usare Ubuntu, magari non pensando più a Windows. Diciamo che non è stato facile il cercare di sistemare bene le parole ed alcune volte ho dovuto anche inventare, voglio sperare almeno che l'articolo non sia risultato piuttosto confusionale e che possa esser riuscito a far capire voi un concetto molto importante, ossia che con GNU/Linux può avere e fare tutto ciò che Windows (e anche MacOS) non fanno.

Capisco molto bene il come si senta quest'uomo, dato che più o meno ero anche io così, il voler cercare una distribuzione che potesse fare al caso mio e il cercare di imparare a saper usare Linux, non riuscendoti inizialmente, ma dopo almeno tre anni nel suo utilizzo e dopo aver migrato in varie distribuzioni, ora mi trovo su Debian e sono più che soddisfatto e non mi dimenticherò mai il tempo che ho passato.

So benissimo che l'articolo sembra scritto frettolosamente e che ci possano essere degli errori, ma ho voluto scriverlo comunque per farvi capire che con GNU/Linux si può fare tutto ed è diventato più facile che mai negli ultimi anni, basta semplicemente farsi aiutare da qualcuno e passare il proprio tempo a conoscerlo e a imparare, buona giornata a tutti! :)

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