sabato 13 aprile 2019

Il primo PC in assoluto della storia!



- Questo è una riproposizione riveduta di questo articolo scritto originariamente nel 29 Ago. 2017 -

Vorrei iniziare questo articolo parlando di un gran pezzo della storia che è riuscito a fare davvero la differenza nel mondo dell'informatica, purtroppo non sento parlare in giro (nemmeno mio padre lo conosce, nonostante di mondo informatico ne sappia molto più di me), quindi mi fa dispiacere che non se ne parli. Lo faccio perché voglio far conoscere a tutti di questo gioiellino...

Si chiama Programma 101, creato dalla niente poco di meno che da Olivetti, casa italianissima, ma che purtroppo non se ne sente molto parlare, soprattutto negli ultimi tempi.

L'idea di sviluppo del P101 nasce da una lunga discussione, nel cercar di creare un Computer che sappia non solo fare le stesse cose che facevano già altri Computer, ma di diventare un prodotto di largo consumo, per venire incontro ad ogni necessità dal più alto numero possibile di persone, visto che a quell'epoca, la maggioranza della popolazione sapeva a malapena cosa fosse un Computer.

Dopo lo sviluppo del prototipo (progettato dall'ingegnere Pier Giorgio Perotto), nell'Ottobre 1965, venne presentato, per la prima volta, alla grande esposizione dei prodotti per ufficio BEMA di New York, il quale l'attenzione degli newyorkesi era talmente alta da trascurare completamente tutti gli altri prodotti di cui erano esposti, quindi Olivetti pote riuscire ad investire più soldi e maggior sforzo di poterlo portare avanti fino alla sua forma finale. Ah una cosa! Se vi piace tanto il design di questo gioiellino, ringraziate Mario Bellini, un architetto e designer con i contro cavoli!

Per farvi capire quanto sia stato un successo e che questa macchina è riuscita a fare davvero la differenza nel campo dell'informatica, vennerò venduti ben 44 mila unità dal 1966 fino al 1971, un numero enorme considerando il periodo storico e la conoscenza delle persone medie sull'informatica al tempo, infatti ha venduto talmente tanto che se fosse uscito nei tempi nostri, le unità vendute equivarrebbe 100 milioni (anche di più).

Chiariamoci bene, stiamo parlando degli Anni '60, dove appunto i computer di quel tempo (dimenticate della vostra visione moderna su di essi) erano grandi quanto un intero armadio, erano costosissimi, pesanti e talmente complessi da usare che bisognava essere proprio nati per fare l'informatico (quello serio però!).

Infatti, alla prima occhiata di questo gioiellino, non sembra un PC, sembra di più una cassa, ma come avevo già specificato prima, i Computer di quel tempo erano ben diversi da come li conosciamo ora, in cui ci volerò ben 10-20 anni dopo per ottenere un PC con la forma che conosciamo benissimo tutti, ovvero un computer a conchiglia con integrato uno schermo, una tastiera, un touchpad ed altre cose che non sto qui a dilungarmi tanto.

E come può un oggettino simile essere davvero un PC?

Prima di partire con la spiegazione, voglio darvi qualche ripassata sul vero significato di PC. Il Personal Computer si intende un computer di uso generico, le cui dimensioni, prestazioni e prezzo d'acquisto lo rendono adatto alle esigenze del singolo individuo nell'uso quotidiano. Quindi PC NON è sinonimo di Computer e fa parte una delle tipologie di Computer. Tutto chiaro adesso?

Dopo questa premessa iniziale, riprendiamo a parlare del P101!

Nonostante non abbia un schermo e la tastiera ha pochi tasti, riuscì ad offrire moltissime cose per quel tempo, come la possibilità di eseguire dei veri e proprio programmi con richiesta di input, condizioni logiche, utilizzo di registri e l'archiviazione dei dati, caratteristiche che lo rendono a tutti gli effetti un Computer, con un linguaggio di programmazione più semplice, ma, in alcuni aspetti, più evoluto. Ha addirittura una stampante integrata, che serve appunto come sistema d'output (es. stampare il testo su un nastro di carta). Molte delle caratteristiche che ha, la possedevano già gli altri Computer, ma quel che fece davvero la differenza è che è semplice da usare, molto piccolo, economico (costava 3200 dollari, se consideriamo che i Computer grandi come un armadio costavano 10-20 volte tanto) e per chi non se ne intendeva tanto d'informatica, si possono usare le applicazioni su cartolina magnetica senza la necessità di conoscere un linguaggio di programmazione (alla portata di tutti!). Le uniche pecche che ha sono il peso (35,5 kg, un mattone praticamente!) e che può operare solo su dati numerici, a causa della memoria limitata, infatti la RAM presente è di 240 byte.

Meglio finire qui! Non voglio rendere troppo lungo l'articolo. Ma prima! Consiglio caldamente la visione di questo documentario, dove viene spiegato punto per punto la storia del P101:

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L'articolo "lungo" finisce qua, spero che io sia riuscito a farvi far una gran cultura su questo gioiellino e voglio sperare che se ne parli quando si vuole parlare appunto della storia dei computer.

FONTI

Programma 101 || Computer
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