domenica 27 agosto 2017

Cinque giochi degni di esser stati creati con Unity



Per chi segue ultimamente il mondo videoludico, come si sa, Unity è un motore grafico conosciuto tristemente per aver donato troppa libertà ed essere talmente user-friendly da far nascere una gran quantità di spazzatura videoludica peggio dell'Atari 2600. Giochi brutti, buggati, copiati e persino incompleti; da anni Unity ci regala perle inestimabili nel panorama dei giochi "spaventosi", e per spaventosi si intende negativamente schifosi e fatti male. Come già specificato, la ragione per cui nascono queste cacche digitali è grazie alla sua semplicità d'uso ed anche per dare già all'inizio della versione gratis moltissime cose da fare, cosa che gli altri engine come il CryEngine o Unreal Engine non se lo possono permettere.

Ma se invece le mani ce le mettessero da vere persone competenti? Qualcuno che sappia distinguere una variabile float da una boolean? Che sappiano chiudere un loop o impostare un’animazione come si deve?

Ecco allora cinque giochi che decisamente risollevano il buon nome di Unity, per far capire appunto che questo engine a differenza di come molti credono, se usato bene può riuscire a far miracoli:


Partiamo già bene con un bel titolo indie di nome Enter the Gungeon, con tanto di visuale alla The Binding of Isaac, moltissime armi, un numero assurdo di citazioni cinematografiche e videoludiche, cinque piani, più due segreti e uno bonus, quattro personaggi più due sbloccabili… e il passato da uccidere.

Enter the Gungeon è una perla rara, un gioco rapidissimo e talmente ricco di dettagli e achievement da far letteralmente volare il tempo, mettendo al contempo in campo una difficoltà non da ridere. E quando, dopo un numero imprecisato di ore di gioco, riuscirete finalmente, per la prima volta, a uccidere il passato di uno dei protagonisti, il logo di Unity apparirà nei crediti finali in tutto il suo splendore.


Ed ecco l'esempio perfetto per far capire a chiunque che con Unity si può riuscire a far miracoli, grazie ad un titolo di nome Ori and the Blind Forest, in cui nonostante possa sembrare un normalissimo platform con lo stile grafico alla Rayman Origins, in realtà riesce a differenziarsi dagli altri platform, in cui riesce ad essere una poesia, sia visivo che uditivo e riesce ad offre un’esperienza davvero coinvolgente e, man mano che il giocatore procederà nel titolo, la difficoltà comincerà a farsi sentire. Con un sistema di poteri da sbloccare obbligatoriamente con l’avanzamento e un’albero delle abilità tutt’altro che scarno, ci troveremo a viaggiare sempre più rapidi, agili e potenti attraverso le rovine della Foresta Cieca, un tempo luogo meraviglioso e ora infestata dalle creature del buio e avviluppata nei rovi.

Per chi è un gran amante dei platform, questo è un gran titolone da giocare!


Ed arriviamo a parlare tra i generi più sopravalutati di sempre, i survival (grazie Minecraft)!
Anche se alla prima occhiata possa sembrare un survival generico, in realtà The Long Dark ha molte cose da offrire. Piacevolissimo da vedere, con un’ambientazione intrigante, dinamiche familiari eppure arricchite di tanti piccoli dettagli, un mondo ostile non solo attraverso le sue creature ma anche a causa di un freddo intenso e persistente, questo gioco mostrerà da subito gli artigli. Qualsiasi gamer che volesse azzardarsi a esplorare un po’ di più, che ambisse a trovare un’arma, a scoprire cosa ci sia oltre quella collina… non avrebbe vita semplice.

A meno che non siete stanchi dei soliti survival, questo titolo merita di stare tra i giochi su Steam da giocare.


Chissà cosa avrebbe combinato Leonardo da Vinci se avesse avuto Unity sottomano. Avrebbe forse creato avventure grafiche? Oppure si sarebbe concentrato su qualcosa di più inerente al lato bellico? Questo Besiege, in effetti, sembra un po’ il modello virtuale di quello che da Vinci fece nell’ambito della guerra. Certamente è meglio provare queste primitive armi di distruzione di massa su un mucchio di pixel colorati, anziché su soldati veri.

Diventate quindi voi stessi dei geniacci della fisica e della tecnica, con lanciafiamme, catapulte, carri volanti e arieti da sfondamento. Oppure, come per moltissimi, divertitevi semplicemente a costruire macchinari improbabili per poi vederli collassare alla prima cunetta.

Questo gioco infatti come si può ben intuire, si gioca tutto sulla fisica, quindi di sicuro vi potrà far imparare di come funzioni la fisica giocando! :P


E ritornando a parlare di survival, ma stavolta sarà diverso da The Long Dark, dove sì che in The Forest ci saranno le solite statistiche survival, ma avremo anche a che fare coi mutanti, molto più numerosi e aggressivi di pochi lupi e orsi sparpagliati su un’enorme area di gioco. Sempre rispetto a The Long Dark, in cui i rifugi sono luoghi predeterminati, sarà possibile costruirsi un riparo, addirittura dei veri e propri accampamenti. Il lato del crafting e del placing sono molto sviluppati e, benché il gioco abbia delle evidenti falle, è tutt’ora in continua fase di fixing e generalmente di miglioramento.

Cosa farete, una volta usciti dalla carcassa dell’aereo su cui vi trovavate? Quanto a lungo riuscirete a sopravvivere? Lo scoprirete giocando.

- CONCLUSIONI -
Non c’è dubbio, a conti fatti, che la cattiva fama di Unity sia dovuta più che altro al fatto che la sua versione base sia gratuita e la sua interfaccia e le sue impostazioni predefinite “noob friendly”. L’evidenza dimostra come, nelle mani giuste, questo motore grafico permetta di creare ottimi videogiochi.

E qualcuno mi chiederà, e gli altri? Dov'è il remake del primo capitolo di Oddworld? Beh ragazzi, purtroppo non potevo fare una Top 10, altrimenti l'articolo veniva troppo lungo ed anche perché essendo un remake dell'originale della PS1, non potevo di certo metterlo nella lista, visto che nella lista vanno messi giochi nuovi e non rifacimenti dei vecchi capitoli.

Con questo è tutto, ci rivediamo al prossimo post, un inchino dal vostro Stegon! :)
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